Dopo aver lanciato, poco prima di Natale, il Mavic Pro,di cui abbiamo ampiamente parlato nel nostro articolo DJI Mavic Pro: pregi e difetti del drone dell’anno, è stato appena lanciato il DJI Spark che si colloca in una fascia di mercato interessante: quella dei droni fino ai 300 grammi.
La soglia dei 300g è importantissima perchè è quella che stabilisce la linea di confine fra dover aver un attestato oppure no per poter far volare il drone in moltissime zone. In pratica sotto i 300g un drone è considerato inoffensivo, un giocattolo, e quindi nella regolamentazione ENAC tutte le operazioni sono considerate “non critiche”. Questo fa si che basta registrarsi come operatore, senza bisogno di corsi nè di attestato, per poter far volare il drone rispettando tutte le normative. Lo Spark però offre funzionalità avanzate e caratteristiche della telecamera finora impensabili in cosi poco peso. Certo non è ai livelli del Mavic Pro e sicuramente per chi utilizza il drone per lavoro non va bene, ma per la maggiorparte dei piloti e videoeditor amatoriali sarà il drone definitivo.
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Caratteristiche del DJI Spark
I braccetti dei motori non sono ripiegabili come nel Mavic ma lo Spark è davvero piccolissimo e non troverà difficoltà per il trasporto. Le misure infatti sono davvero contenute 143×143×55 mm.
La videocamera ha un sensore da 1/2.3 pollici che consente di effettuare riprese a 1080p/30fps e foto da 12Mpixel. E’ stabilizzata meccanicamente da un gimbal a 2 assi che quindi non stabilizza la rotazione orizzontale. In pratica quando il drone ruota su stesso il gimbal non compensa il movimento della telecamera. Certo il gimbal a 3 assi sarebbe stato meglio ma dai primi video che girano in rete non sembra risentirne troppo, probabilmente grazie anche alla tecnologia UltraSmooth che compensa via software le vibrazioni.
La durata della batteria è di 16 minuti, questo è l’unico vero difetto di questo drone che per il resto sembra davvero fanstastico. Non sono pochissimi ma sono 10 minuti in meno rispetto al Mavic.
Supporta il volo FPV mediante i DJI Goggles.
Vi consiglio fortemente di acquistare il radiocomando, che è incluso nella versione fly more combo ma non nella base. Con radiocomando infatti è in grado di raggiungere i 50Km/h , i 500m di distanza in Europea, mentre le versioni statunitense e cinese arrivano fino a 2Km. Altrimenti in wi-fi si ferma a 100m di distanza e 50m di altezza.
E’ dotato ovviamente di GPS e barometro, dei sensori anticollisione frontali e dei sensori di posizionamento inferiori che consentono un hovering perfetto anche in interno.
Data la leggerezza sicuramente non c’è da aspettarsi una grande resistenza al vento ma non si può avere tutto.
Funzionalità automatiche
Il DJI Spark ha varie modalità di volo automatiche, alcune già presenti negli altri droni di casa DJI come:
- l’ActiveTrack che consente si seguire il soggetto frontalmente o di profilo
- il TapFly che fa volare lo Spark in un punto selezionato tramite l’app
- Gesture che consente di effettuare operazioni tramite movimenti delle mani, come ad esempio scattare un Selfie
E’ anche dotato di alcune novità come la nuovissima tecnologia PalmControl. Tramite questa tecnologia è in grado di decollare dalla mano, atterraci sopra e di spostarsi seguendo il palmo della mano.
E’ dotato dell’utilissimo Return to Home, che consente al drone di ritornare in automatico al punto di partenza premendo un pulsante ma anche in caso di perdita del segnale.
Per la parte video altra grande novità è la modalità QuickShot che consente di realizzare brevi video di 10 secondi in una delle seguenti modalità
- Rocket: sale verso l’altro con la telecamera puntata in basso
- Dronie: si allontana all’indietro e contemporaneamente mantenendo l’inquadratura sul soggetto
- Circle: ruota intorno al soggetto
- Helix: effettua una spirale intorno al soggetto
Per la parte relativa alla fotografia aggiunge due nuove funzionalità
- Pano: che consente in automatico di effettuare una serie di scatti per creare una foto panoramica
- ShallowFocus: consente, dopo aver scattato la foto, di impostare il fuoco su un soggetto e sfocare tutto il resto
Prezzo e versioni
il DJI Spark è disponibile in 5 colori: bianco, verde, blu, giallo e rosso. Il prezzo ovviamente non è da “drone giocattolo”, ma si colloca nella stessa fascia di prezzo del principale concorrente che è il Parrot Bebop2. Infatti costa 599€ nella versione base che comprende solo il drone, la batteria, un cavo usb per la ricarica, la custiodia e due eliche di ricambio oltre alle 4 necessarie.
La versione “fly more combo”, altamente consigiliata, costa 799€ e aggiunge alla versione base una seconda batteria, un ulteriore coppia di eliche di ricambio, il radiocomando, la stazione di ricarica per 3 batterie, i paraeliche, una borsa a tracolla e tutti i vari cavi necessari.
Naturalmente anche per questo è possibile acquistare, per 69€, la DJI Care Refresh che preve la sostituzione per due volte del drone al costo di 49€ per la prima sostituzione e 69€ per la seconda.
Video
Vi consiglio di visitare la pagina DJI dei video dello Spark per vederli tutti perchè è davvero interessante. Intanto vi lascio con questo che la DJI ha lanciato per introdurre lo Spark al pubblico.
Aggiornamento
Dopo i primi entusiasmi in realtà lo Spark con i paraeliche (obbligatori per rientrare nella categoria di droni inoffensivi) supera i 300g. E’ possibile però acquistare un kit di alleggerimento che lo riporta sotto tale soglia. Il kit costa circa300 euro e comprende anche tutta la documentazione necessaria per registrare lo Spark come operatore ENAC. E’ possibile acquistarlo su PersonalDrones